Sembra passato solo un attimo da quando discutevamo del passaggio dal 4G al 5G. C’era chi pregustava velocità internet straordinarie e una rivoluzione tecnologica, e chi invece nutriva dubbi, temendo complotti o persino i rischi del nuovo standard. Oggi, mentre alcuni già godono dei vantaggi del 5G e in molte aree del mondo questa tecnologia è ancora un miraggio, scienziati e ingegneri stanno già progettando il futuro: il 6G. Cos’è davvero Internet 6G? Quali sono le differenze con il 5G, quando arriverà e cosa cambierà per noi? Cerchiamo di capirlo insieme.
Internet 5G: caratteristiche principali
Molti utilizzano ancora il 4G, mentre il 5G rimane una realtà poco tangibile per molti utenti. Non tutti i dispositivi, specialmente quelli più vecchie, supportano il nuovo standard, e la copertura non è ancora omogenea. Ma cosa rende il 5G così speciale?
Ecco un riepilogo delle sue principali caratteristiche:
- Velocità di trasferimento dati. Con il 5G è possibile scaricare un film in HD in pochi secondi.
- Bassa latenza – videogiochi online, videoconferenze e applicazioni in realtà virtuale funzionano in modo fluido e senza interruzioni.
- Ampia capacità di rete. Un numero maggiore di dispositivi può essere connesso contemporaneamente senza compromettere la qualità della connessione.
Un esempio? Le auto a guida autonoma, come Tesla, utilizzano il 5G per trasmettere dati in tempo reale e reagire rapidamente ai cambiamenti sulla strada. Anche le città intelligenti beneficiano del 5G per ottimizzare l’illuminazione stradale, gestire il traffico o monitorare i cassonetti che “segnalano” quando devono essere svuotati.
Cos’è il 6G e perché sarà importante?
Ma che cosa rappresenta il 6G? A che punto siamo con il suo sviluppo?
Gli obiettivi principali del 6G includono:
- Velocità straordinaria. Si stima che sarà fino a 100 volte più veloce del 5G, raggiungendo velocità tra 100 Gbps e 1 Tbps. Per fare un paragone, potrebbe essere circa 3000 volte più rapido del 4G. Con 6G, caricare un’intera stagione della tua serie TV preferita richiederebbe frazioni di secondo.
- Latenza quasi azzerata (0,1 ms). Questo aprirà la strada ad applicazioni come interventi chirurgici a distanza assistiti da robot, dove ogni millisecondo è vitale.
- Capacità immensa (10 milioni di dispositivi per km²). l’Internet delle cose (IoT) raggiungerà nuove vette, con dispositivi di ogni tipo – dai frigoriferi alle scarpe – connessi in rete.
- Connettività satellitare avanzata. Per superare i limiti delle infrastrutture terrestri, i satelliti giocheranno un ruolo chiave nel garantire una connessione stabile e globale.
Tuttavia, oltre alla teoria, il 6G promette cose che sembrano uscite direttamente dalla fantascienza:
- chiamate olografiche – non solo voce, ma immagini tridimensionali del tuo interlocutore, come se fosse davanti a te. Fantastico? Chissà. Le nostre nonne avrebbero detto lo stesso degli smartphone di oggi!
- veicoli autonomi ultra-reattivi: le auto potranno ricevere aggiornamenti su incidenti od ostacoli in tempo reale, mentre i droni aiuteranno a cercare persone scomparse inviando immagini in diretta;
- esperienze immersive – giochi e applicazioni diventeranno incredibilmente realistici. Potresti esplorare l’antica Roma o assistere a eventi storici come la Battaglia di Waterloo;
- città intelligenti in tempo reale: gestione del traffico, ottimizzazione energetica e sicurezza saranno più efficienti che mai, grazie a sistemi in grado di prevedere incidenti o ottimizzare i trasporti sul momento;
- Internet tattile – il 6G permetterà di “toccare” oggetti virtuali o lontanissimi, grazie a guanti sensoriali che trasmetteranno sensazioni tattili. Per ora è pura teoria, ma con il 5G questo sarebbe impensabile.
Come per ogni nuova tecnologia, anche il 6G dovrà affrontare diverse sfide:
- gestione delle frequenze, sarà necessario sviluppare nuove bande, dato che le attuali sono già sature;
- efficienza energetica: velocità più elevate richiedono più energia, rendendo cruciale trovare soluzioni sostenibili;
- sicurezza – con miliardi di dispositivi connessi, aumentano anche le potenziali minacce informatiche.
Quando arriverà il 6G?
Attualmente, il 6G è in fase di ricerca iniziale. Le prime reti commerciali potrebbero vedere la luce nel 2030, con un’adozione su larga scala prevista intorno al 2035.
Nel frattempo, alcune iniziative stanno già prendendo forma:
- Europa: a dicembre 2023, la Commissione Europea ha avviato la seconda fase di ricerca sul 6G, con test pilota previsti tra il 2025 e il 2027.
- Cina: il gigante asiatico guida la ricerca con l’obiettivo di lanciare le prime reti entro il 2030, anche se alcuni operatori, come China Unicom, parlano di implementazioni già dal 2025.
Chissà, forse tra qualche anno parleremo del 5G con lo stesso affetto ironico con cui ricordiamo oggi i modem a 56k!
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